mercoledì 1 ottobre 2014

Recensione "Solo tra ragazze" di Diana Lama

Avendo esaurito la scorta di libri prestati dal mio ragazzo (il quale ha preso in ostaggio il mio adorato e-book reader per finire di leggere la serie di Game of Thrones, privandomi così dei miei preziosi ebook) ho ben pensato di rileggere alcuni volumi apprezzati in passato. Ho iniziato da questo libro perché da un po' di tempo era nei miei pensieri, sopratutto il finale, che nella mia mente stava cominciando a diventare 'appannato'. Certo, non avrei mai pensato di leggerlo in una sola mattinata, ma dopo settimane passate in compagnia solo di testi in inglese per la tesi.. 


Ma parliamo del libro! E' un thriller (mio genere preferito), costruito in maniera impeccabile. Iniziandolo a leggere fin da subito si intuisce una struttura simile a 'Dieci piccoli indiani'  della Christie, testo che viene persino citato nel libro.
La trama infatti racconta di sette donne di mezza età, ex compagne di scuola, che si riuniscono in una villa per rivedersi e passare un fine settimana 'solo tra ragazze'... Ma qualcosa non va come speravano, e man mano che riaffiorano i ricordi e si rivelano gli altarini, fra loro inizia a serpeggiare la paura, dal momento che iniziano a scomparire una per una..
Mi fermo qui con la trama, altrimenti rischio di spoilerarvi tutto ed essere lapidata!


Ciò che mi ha stupito è che scrittrice, personaggi e ambientazione fossero tutti italiani. Nel senso, la scrittrice si chiama Diana Lama, è palese che fosse italiana, ma io non so perché ricordavo nitidamente che il libro fosse ambientato fuori dall'Italia e che lei, sopratutto, fosse americana. Strani scherzi che fa la mente.

Passando ai giudizi.. Devo dire che mi è piaciuto davvero tanto. Lo stile è estremamente scorrevole, durante la lettura ho dovuto faticare parecchio per allontanare lo sguardo dalle pagine.
I personaggi, essendo sette, non sono tutti ben caratterizzati come i principali, ma essendo il libro relativamente breve non potevo aspettarmi altro. Tuttavia, su sette personaggi femminili, la mia memoria tutt'altro che eidetica ha memorizzato ben 5 personaggi su 7, lasciando gli ultimi due cadere nell'oblio.

Il finale è gestito magistralmente, anche se rileggendolo appare un po'.. Affrettato. Diventa volutamente confuso per lasciare fino all'ultima riga il dubbio circa l'identità dell'assassino, ma a mio parere un paio di pagine in più per chiarire meglio 'chi fa cosa e perché' non avrebbero guastato.


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